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Il concorso è gestito direttamente dal Ministero della Giustizia e non dal Notariato. E' questo uno degli aspetti di fondamentale rilevanza nel rapporto che lega lo Stato con i notai e che rispecchia l'interesse della collettività.
Per accedere alla professione notarile occorre la laurea in giurisprudenza conseguita in una delle Università dello Stato oppure all'estero se riconosciuta equipollente.
Dopo la riforma dell'ordinamento introdotta con il D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 166 (in G.U. n. 107 del 10 maggio 2006), il percorso successivo prevede l'iscrizione dei praticanti presso un Consiglio Notarile e 18 mesi di pratica presso un notaio (di cui almeno un anno continuativamente dopo la laurea), ma con la possibilità di anticipare 6 mesi già nell'ultimo anno del corso di laurea.
E' prevista la possibilità della pratica abbreviata per un periodo continuativo di 8 mesi per i funzionari dell'ordine giudiziario e per gli avvocati in esercizio da almeno un anno.
Terminato il periodo di pratica, l'aspirante notaio può partecipare al concorso per esami.
In media solo un aspirante ogni venti supera il concorso, che richiede una preparazione giuridico-fiscale di altissimo livello.
Il concorso si svolge a Roma e prevede il superamento della prova di preselezione informatica.
Dopo le modifiche introdotte dal D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 166 (in G.U. n. 107 del 10 maggio 2006), sono esonerati dalla prova di preselezione informatica coloro che hanno conseguito l'idoneità in un precedente concorso; inoltre il superamento della preselezione dà diritto all'espletamento delle prove scritte del concorso al quale si riferisce la prova e dei due successivi.
L'esame scritto consta ora di tre distinte prove teoriche-pratiche, riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, di cui uno di diritto commerciale.
I candidati che hanno superato l'esame scritto sono ammessi all'esame orale che consta di tre distinte prove sui seguenti gruppi di materie:
a) diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l'uffico di notaio;
b) disposizioni sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili;
c) disposizioni concernenti i tributi sugli affari.
Il limite d’età per partecipare al concorso è di 50 anni.
La commissione esaminatrice è composta da:
a) un magistrato di cassazione, con funzioni direttive superiori, che la presiede;
b) un magistrato idoneo alla nomina in cassazione, con funzioni di vice presidente;
c) quattro magistrati con qualifica di magistrato di appello;
d) tre professori universitari, ordinari o associati, che insegnino materie giuridiche;
e) sei notai, anche se cessati dall'esercizio, che abbiano almeno dieci anni di anzianità nella professione.
In base al nuovo sistema di correzione delle prove scritte, gli elaborati saranno valutati complessivamente e non più singolarmente.
Ai vincitori del concorso viene assegnata la sede presso la quale il neo notaio è tenuto ad avviare uno studio entro tre mesi.
L'iscrizione alla pratica notarile
La domanda di iscrizione va presentata al Consiglio Notarile del Distretto in cui si intende svolgere la pratica stessa e va corredata del pagamento di una tassa e della dichiarazione di disponibilità del notaio il cui studio verrà frequentato nel periodo prescritto. L'ammissione viene, quindi, deliberata dal Consiglio Notarile.
Su richiesta dell'interessato, spetta al Consiglio Notarile la designazione del notaio presso cui effettuare la pratica.
Il periodo di pratica si deve comunque completare entro 30 mesi dall'iscrizione. In caso di scadenza del suddetto termine, il periodo effettuato prima del conseguimento della laurea non è computato.
A seguito dell'ammissione, il praticante dovrà consegnare al Consiglio Notarile, allo scadere di ogni due mesi dalla data di ammissione (oppure di ogni mese, in caso di pratica abbreviata), un certificato di frequenza rilasciato dal notaio presso il quale la pratica viene svolta.
In determinati casi, la pratica notarile può essere sospesa o interrotta.
Per l'iscrizione alla pratica notarile sono necessari i seguenti documenti:
- Copia di un documento d’identità in corso di validità (in carta semplice)
- Copia del codice fiscale (in carta semplice)
- Certificato di residenza
- Certificato generale del casellario giudiziale
- Certificato di assenza di carichi pendenti (se la residenza attuale è inferiore a sei mesi, occorre anche eguale certificato rilasciato dalla Procura della o delle residenze precedenti)
- Titolo di studio (certificato della Segreteria o copia autentica del diploma)
- Consenso del Notaio presso cui si intende svolgere la pratica
- Domanda di iscrizione nel Registro dei Praticanti (clicca qui per i moduli)
Tutti i documenti (salvo espressa indicazione contraria) vanno presentati in bollo da € 16.00. Va consegnata inoltre un’altra marca da bollo da € 16.00 da applicare alla contromatrice relativa all’iscrizione del praticante. Presso la Segreteria del Consiglio va infine effettuato un versamento di € 1.03.
La pratica notarile ha inizio effettivo dal giorno dell'iscrizione nel Registro dei Praticanti.